Facebook Facebook: ciò che tu riveli diviene l'argomento del giorno.
Il sindaco di Firenze,
Matteo Renzi, è probabile che abbia pensato qualcosa del genere quando ha iniziato a vedere i
titoli dei giornali che narravano di quanto capitatogli.
Fatto: il Sindaco prende una multa e decide di raccontarlo nella sua
pagina di Facebook.
La butta sul ridere, si schernisce: "Matteo Renzi..pensa che gli autovelox della città di Firenze funzionino parecchio bene. Ha preso una
multa al raccordo autostradale del
Varlungo e adesso paga 155 euro e gli levano cinque punti. Alè. La prossima volta andrà più piano (anche se era solo a 91 km/h)..." e scambia battute con gli utenti
iscritti alla sua pagina, che mettono in luce l'apprezzamento per il suo comportarsi "come ogni cittadino", gli domandano provocatoriamente se non abbia riposto "lei non sa chi sono io" e, sempre sullo scherzoso andante, gli chiedono di esibire la
ricevuta di pagamento.
Renzi risponde con serenità , promettendo la pubblicazione della ricevuta e rispondendo "chiaro che pago come tutti".
Da qui in poi il tormentone-Renzi: articoli di varie testate che commentano la "confessione" del
sindaco di Firenze e il fatto che abbia utilizzato il
social network.
Andando più a fondo, però, nel suo modo di utilizzare Facebook, ci si può accorgere di come siano diversi gli
episodi personali, buffi, sinceri, raccontati da Renzi: da aggiornamenti sulle riunioni in Comune, agli auguri "a tutte le mamme, fiorentine e non" il giorno della Festa della Mamma, fino alla dichiarata guerra della città alle zanzare.
Argomenti diversi, ma sempre raccontati con spontaneità e, vogliamo credere, nessun secondo fine; come nel caso della multa: nessuna captatio benevolentiae, semplicemente un fatto accaduto, raccontato a chi ha voglia di conoscere meglio il sindaco di Firenze grazie a
Facebook.
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